A cosa serve lo scrub e perché è così importante nella cura dei propri capelli?
Quando anche i capelli giungono in età adulta, che coincide più o meno con il superare dei nostri 30 anni, possono iniziare ad assottigliarsi, perdere volume o risultare atoni. In altri casi possiamo riscontare una maggiore produzione sebacea, un’eccessiva caduta o il manifestarsi di quella fastidiosa polverina bianca generata dal cuoio capelluto.
Molte volte, per risolvere tutti questi problemi, può arrivare in soccorso lo scrub per la cute.
Come prendersi cura del cuoio capelluto con lo scrub
Il cuoio capelluto, ovvero lo strato di tessuto superiore della cute, è, a tutti gli effetti, un organo dal quale vengono generati i capelli. Oltre ad avere una funzione protettiva e termoregolatrice, il cuoio capelluto risulta essere fitto di capillari, ghiandole sebacee e sudoripare. Queste ultime, a loro volta, lubrificano la cute e la fibra capillare.
Cuoio sano, capelli sani. Prendersi cura del proprio cuoio capelluto equivale ad avere una chioma bella e vigorosa.
Dunque come possiamo prendercene cura?
La routine nella cura della persona si è modificata negli anni in base alle frequenti nuove scoperte, accompagnate anche da una tecnologia cosmetica sempre più evoluta, trattandosi di un settore dove viene eseguita tantissima ricerca in tutto il mondo. Proprio per questa ragione lo scrub, così come accadde con il balsamo, il pre-piega, “le goccine” etc, entra prepotentemente a far parte della routine del lavaggio dei capelli.
I benefici dello scrub
Manifestazioni cutanee come forfora e prurito, sono spesso sinonimo di uno sbilanciamento del pH e dello squilibrio tra batteri e funghi presenti nel nostro cuoio cappelluto. Attraverso lo scrub è possibile ribilanciare il pH naturale, eliminare le cellule morte e ossigenare la cute.
Lo scrub è inoltre utile per una detersione profonda del poro pilifero dai residui di sebo e dallo smog, cosa che non avviene con lo shampoo normale.
Grazie ad un’esfoliazione periodica, dunque, si riescono a prevenire e a risolvere moltissime delle problematiche legate ai capelli, tra cui anche la caduta e l’assottigliamento.
Questo procedimento può essere eseguito sia professionalmente in salone o a casa, tramite l’utilizzo di uno shampoo specifico (esatto!!! Basta il tempo di un semplice lavaggio). Il trattamento va svolto a cadenza mensile o settimanale in base al prodotto che viene usato e in base all’età.
Insomma ci sono tantissimi motivi per introdurre lo scrub nella propria haircare routine.
Uno scrub per ogni soluzione
Il potere di questo trattamento è ormai noto da svariati anni e le aziende oggi ci forniscono varie soluzioni. Ve ne presentiamo alcune:
1) Trattamento professionale
Viene eseguito in salone e consiste nell’applicare sulla cute una crema priva di granuli (gli scrub chimici sono i migliori poiché arrivano in profondità, mentre quelli con i granuli fisici possono danneggiare i capelli e non riescono a pulire bene il poro, ma lavorano perlopiù sulle cellule morte), che viene massaggiata e lasciata in posa 10 minuti. Di seguito si procede con lo shampoo e, infine, con una crema rimineralizzante e stimolante, che viene a sua volta massaggiata e risciacquata.
Questo trattamento può essere ripetuto ogni 28 giorni, limite del turnover cellulare.
2) Shampoo scrub
È a tutti gli effetti uno shampoo, lo si usa nello stesso modo e viene eseguito come primo passaggio. Lo si applica sulla cute bagnata (come anche il normale shampoo che va messo sulla cute e non sui capelli, che invece vengono lavati per riflesso) e dopo averlo massaggiato si risciacqua. Si procede poi al secondo shampoo che verrà fatto con il prodotto che si usa di consueto.
Tra i prodotti utilizzati per questo trattamento troviamo:
- Alterna My Hair My Canvas New Beginnings. Un detergente esfoliante delicato e vegano che rimuove delicatamente le impurità e gli accumuli dai capelli, senza togliere il colore.
- Davines Detoxifying Scrub Shampoo. Shampoo trattante con tensioattivi delicati di origine naturale e particelle di scrub. Pulisce delicatamente ma profondamente la cute proteggendola dall’aggressione dei radicali liberi.
- Davines SOLU Sea Salt Scrub Cleanser. Shampoo scrub con sale marino. Rinfresca il cuoio capelluto e rimuove le impurità, i residui di prodotto e le particelle inquinanti. Dona texture ai capelli e li mantiene puliti e leggeri più a lungo.
Questa tipologia di prodotto può essere utilizzata ogni due, tre o quattro shampoo, ma poiché la frequenza può variare anche in base all’età, è consigliato stabilirne l’utilizzo con il proprio parrucchiere di fiducia.
3) Shampoo con principi attivi esfolianti
Alcune aziende preferiscono non avere un prodotto specifico ma mettono un principio attivo esfoliante direttamente nello shampoo. Ne è un esempio Oribe haircare, che in alcuni shampoo della linea include l’acido salicilico, principio attivo amatissimo nel mondo della cosmesi e dai dermatologi più influenti al mondo.
Tra i prodotti della linea troviamo:
- Gold Lust Shampoo. Detergente rigenerante, combina oli ed estratti curativi secolari – cipresso, argan e maracuja – con il rivoluzionario complesso bio-riparatore per bilanciare il cuoio capelluto e rafforzare il capello.
- Serene Scalp Shampoo. Delicato trattamento detergente, formulato con acido salicilico, allevia e previene la forfora mentre lenisce il cuoio capelluto secco, pruriginoso e irritato.
Questa famiglia di prodotti, effettuando un’esfoliazione più morbida, ma non per questo meno efficace, possono essere usati anche quotidianamente.
Abbiamo visto come lo scrub entra a far parte dei fondamentali della cura dei capelli e che ci sono prodotti per ogni esigenza, dal perfezionista fino all’utente più pigro. Alcuni risultati saranno evidenti sin dal primo utilizzo, per altri sarà un crescendo.
Hai già inserito uno scrub nella tua routine o stai già correndo a comprarne uno?
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