Per celebrare la Giornata internazionale della donna, prosegue il ciclo di interviste alle clienti icone del Gerardo Russillo Lab. Abbiamo deciso di trascorrere questa data speciale, in compagnia di una donna creativa, sognatrice, appassionata e determinata che con le sue creazioni uniche ci ha conquistato ormai da anni. Stiamo parlando di Barbara Biffoli, designer del gioiello, o meglio, “artigiana del gioiello” come lei stessa ama definirsi.

Gerardo Russillo Lab, non vuole proporsi unicamente come un salone di bellezza, bensì come uno spazio di interazione tra professionisti in un’ottica di compenetrazione tra diverse discipline e professionalità fornendo consigli di moda e stile a tutto tondo. Ed è proprio in questa prospettiva che oggi vogliamo presentarvi Barbara.

Intervista a Barbara Biffoli

Barbara come è nata la tua passione per l’universo della gioielleria?

È una passione che nutro fin da bambina. I gioielli mi sono sempre piaciuti, mia madre ne aveva di bellissimi e credo che sia nata proprio da lì la curiosità per le arti orafe.

Crescendo ho seguito un percorso di laurea in lettere e storia del teatro.

Dopo gli studi, ho deciso di seguire un corso da cerista, che è stato poi il punto di svolta per la successiva creazione del mio brand.

 

Ti definisci un’ “artigiana” di gioielli, spiegaci meglio il perché di questa definizione.

Seguo personalmente ogni passo della realizzazione delle mie collezioni di gioielli, dal design alla produzione.

La caratteristica distintiva delle mie creazioni risiede proprio nel mescolare materiali come argento, bronzo e oro, a pietre preziose come diamanti e rubini, fino ad inserire dei veri e propri materiali di recupero come spille, collane vintage, ma anche bulloni, monete e molti altri oggetti non convenzionali.

I concetti cardine del mio lavoro sono quelli di “recupero”. La rielaborazione ha un ruolo essenziale nelle mie creazioni insieme a quello di “understatement” applicato alla gioielleria. Infatti utilizzo spesso brillanti grezzi al posto delle cuspidi così come l’oro recuperato da vecchi gioielli fusi (il così detto oro sostenibile).

Ogni pezzo che viene fuori è assolutamente unico ed emana un fascino senza tempo.

Spesso mi capita anche di lavorare a dei progetti di restyling di vecchi gioielli su commissione, in cui i clienti mi richiedono di mantenere integra la lavorazione originale, dando però un tocco più contemporaneo e attuale.

Intervista a Barbara Biffoli

Chi sono i tuoi clienti tipo?

Ho fatto volutamente la scelta di rimanere un brand di nicchia proprio per le mie modalità di produzione. Trattandosi di un lavoro artigianale e di pezzi per lo più unici, ho deciso di far sì che la produzione rimanesse all’interno del mio laboratorio di Roma per poter curare in prima persona tutti gli aspetti delle mie collezioni.

I miei clienti tipo sono molto trasversali. Dalle ragazzine giovanissime, che ricercano per lo più anelli, mono orecchini, ear cuff colorati e pieni di charms, alle signore dai 40/50 anni in su, attente alle tendenze e che amano ricercare pezzi artigianali esclusivi, come l’anello con mini decorazioni militari francesi del 1860.

 

Parlaci di qualche progetto recente che ti ha dato particolari soddisfazioni:

Quest’anno il brand Campo Marzio mi ha chiesto una capsule collection che è stata presentata a fine novembre, ispirata proprio al mondo dei profumi, i gioielli infatti hanno l’iconica forma a goccia.

È un progetto che mi ha particolarmente entusiasmata perché adoro le contaminazioni con altri professionisti. Mi diverto ad esplorare ogni volta nuovi mondi, come è avvenuto con la stilista Alessandra Maria Manzi. Con Alessandra abbiamo recentemente creato una linea di cinture che si chiama Boa, per le quali ho effettuato una lavorazione in bronzo delle chiusure.

Intervista a Barbara Biffoli

Il processo creativo come arriva? Cosa ti ispira?

Le mie creazioni non prendono corpo da un disegno o da un progetto precostituito, ma dall’osservazione di ciò che mi circonda.

Mi guardo attorno in continuazione. Mi piace guardare le persone, dalla ragazzina che passa in cui scorgo un piccolo dettaglio, ma anche un quadro in una mostra, un particolare architettonico di un palazzo o lo sfogliare un giornale indipendente. Mi sento proprio come una sorta di gazza ladra per rimanere in tema di luccichii.

Mi piace mixare le mie creazioni con l’arte del passato. Il grosso della mia ricerca si incentra tra il ‘700 e l ‘800, ma arrivo fino all’epoca medioevale, dove erano protagoniste corone e fibbie, particolari che tutt’oggi ritornano nelle mie collezioni.

 

Qualche anticipazione sulle tue prossima creazioni?

Per la stagione SS 2022 realizzerò degli anelli oversize e delle cavigliere estive, non saranno sottili, ma anche queste di dimensioni importanti e rigide. Però non posso dirvi di più, per ora…

 

Il gioiello per te è…

Imprescindibile, caratterizza il look di donne e uomini, conferisce personalità e fascino, in una parola unicità, quello che cerco di trasmettere nelle mie creazioni.

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